Stampa
Categoria: Giugno 2021
Visite: 168

Numero 213, pag 3 - Giugno 2021

RIFLESSIONI DI DUE MAESTRE

La scuola è appena terminata, ma l’anno trascorso si è presentato difficile ed impegnativo. Gli insegnanti che operano nella scuola primaria, verso la fine di dicembre, si sono trovati ad affrontare una nuova riforma, calata dall’alto, in un periodo particolare, pandemico e successivo ad un anno altrettanto anomalo, dove, per la prima volta, le scuole hanno dovuto adattarsi alla DAD, con conoscenze digitali/informatiche spesso esigue e strumentazione carente.

 

Questa Riforma, riferita ad un nuovo metodo di valutazione degli alunni, pur presentando aspetti positivi, è stata imposta in un tempo talmente breve e in un modo così poco chiaro, da mandare in confusione sia i docenti che le famiglie. In brevissimo tempo, molte scuole hanno dovuto istituire corsi di aggiornamento iniziati alla fine del mese di dicembre e proseguiti a gennaio e febbraio per permettere di consegnare in tempo il nuovo documento di valutazione. A tal fine, sono stati programmati anche incontri con i genitori per spiegare loro, non senza difficoltà, il mutamento in corso.

A detta di molti insegnanti, questa trasformazione, così repentina e complessa, ha rischiato di mandare in tilt i docenti, sia a causa del cambiamento del modo   di valutare, che della mancanza di tempo materiale da dedicare all’applicazione delle nuove “regole”.

Tutto questo ha richiesto non poche energie da parte dei maestri che, come tutti sanno, sono molto bravi a destreggiarsi in situazioni nuove, problematiche, particolari e a relazionarsi con la dirigenza, i colleghi, gli alunni e i genitori, ma questa condizione ha causato uno stress molto importante.

Le nuove richieste hanno, a nostro avviso, aumentato notevolmente il carico di lavoro, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto burocratico, togliendo anche quella tranquillità e quelle certezze indispensabili per lavorare in modo sereno e proficuo con i bambini che non sono semplici macchine da istruire e far funzionare, ma, in primis, sono persone in divenire, che richiedono rispetto, tempo, attenzione, empatia, comprensione e aiuto.

Detto ciò, i docenti reputano interessante questa nuova riforma, in quanto ogni alunno viene valutato tenendo presente molti fattori, secondo gli obiettivi delle varie discipline e le competenze maturate, ma affinché il lavoro venga svolto nel miglior modo possibile, anche gli insegnanti necessitano di tempo per costruire i nuovi percorsi di valutazione.

E.&L.