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Scuola dell’Infanzia A proposito di anticipi…
Nel numero 111 di SAM-NOTIZIE (settembre 2005) ci siamo occupati dell’ intesa che ANCI e Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia avrebbero messo a punto per regolamentare gli anticipi e in tale sede abbiamo ribadito la nostra ferma contrarietà all’inserimento degli anticipatari. L’intesa raggiunta si richiama alla normativa vigente e propone una serie di condizioni necessarie all’attuazione della pratica degli anticipi. Nell’intesa l’argomento viene correttamente affrontato ed esplicitamente viene ribadito che necessaria è la delibera del COLLEGIO DEI DOCENTI a favore della SPERIMENTAZIONE. I due allegati al documento propongono soluzioni ambientali ed organizzative indispensabili all’attuazione degli anticipi. Si parla di riduzione di numero di bambini nelle sezioni con anticipatari, di potenziata presenza di personale ata, di formazione per gli insegnanti, di predisposizione di locali idonei alla permanenza dei bambini piccoli. La normativa vigente, in effetti, sarebbe di per sé sufficiente a chiarire ogni eventuale dubbio a chi, ancora, pensa che i bambini di due anni e mezzo si possano inserire, nelle sezioni della scuola dell’infanzia; la riforma Moratti parla di NUOVE FIGURE PROFESSIONALI e diverse MODALITA’ ORGANIZZATIVE Purtroppo il Ministero continua nella pratica oramai diffusa di diramare circolari che aggiungono confusione alla già poco chiara realtà normativa e così la C.M. n. 93 del 23/12/05 sulle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado parla della possibilità di iscrivere in forma sperimentale i bambini che compiono i tre anni entro il 28 febbraio dell’anno di riferimento laddove sussistano i seguenti requisiti: - esaurimento liste di attesa - disponibilità dei posti sul piano logistico e su quello della dotazione organica dei docenti….. - assenso del comune qualora lo stesso sia tenuto a fornire servizi strutturali aggiuntivi…. E le nuove figure professionali? E le diverse modalità organizzative? La C.M. n.93 contiene un riferimento alla prevista contrattazione sull’art. 43. L’Intesa rimane un documento utopico per l’inserimento dei bambini di due anni e mezzo poiché le condizioni previste sono lontanissime dalla realtà. Nella realtà, invero, è accaduto che dirigenti scolastici abbiano chiesto l’assenso ai comuni per la frequenza di bambini anticipatari senza preoccuparsi del rapporto numerico insegnante alunno e/o della presenza di altre figure professionali (non avrebbero saputo del resto a che cosa appigliarsi poiché nulla esiste in proposito) e che comuni abbiano dato l’assenso senza preoccuparsi di fornire servizi strutturali aggiuntivi (non esiste, del resto, nessun elenco di tali servizi). Ancora una volta ci rivolgiamo ai colleghi affinché facciano attenzione alle delibere del Collegio Docenti e ricordiamo che il Dirigente non può imporre la sperimentazione. Potremmo apprezzare l’impegno dell’Anci e del Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia per l’Intesa raggiunta, ma non lo facciamo perché noi del SAM-GILDA abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere l’abrogazione della L. 53 (Riforma Moratti) e sosteniamo che l’inserimento di bambini di due anni e quattro mesi sia deleterio per i bambini stessi, per la scuola dell’infanzia e per la professionalità dei docenti. Chiara Moimas |
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