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Redazione

Segreteria Nazionale

 

 

Agosto 2005


Cogito ergo sum

 

Essendo vicine le elezioni per il rinnovo degli organismi dell’ENAM, secondo le buone abitudini, si avvia la campagna elettorale con la diffusione di migliaia di notiziari che illustrano le benemerenze dell’Ente.

Sull’ultimo di questi bollettini un simpatico lungo editoriale, a firma del presidente, D’Angiò, che afferma un interessante teorema: siccome l’ENAM non è stato soppresso allora questa è la dimostrazione di quanto l’ENAM sia un ente indispensabile! Il Presidente dell’ENAM  per affermare il principio di indispensabilità scomoda pure don Milani.

Ci si permetta di esprimere qualche dubbio sull’indispensabilità di questo Ente e soprattutto sulla sua attualità.

L’Ente è riuscito a sopravvivere ancora una volta solo per le capacità di trovare appoggi politici da parte della CISL che, da sempre, domina l’amministrazione dell’ENAM.

Come si spiegherebbe altrimenti il misterioso destino per il quale due enti analoghi: l’Istituto “KIRNER”(l’ente corrispondente per le secondarie) e l’ENAM hanno avuto diverso destino? Il primo trasformato in Associazione volontaria ed il secondo invece rimasto immutato nei decenni?

Quando, molti anni addietro, vi fu una specie di referendum interno alla categoria per esprimersi sulla sopravvivenza dell’Ente, chi scrive, che ancora non conosceva molte cose, votò per lo scioglimento, per un solo motivo: aveva appreso che gli impiegati di questo Ente, mantenuto con i soldi dei maestri, avevano un contratto di lavoro con stipendi superiori ai nostri.

Ancora tre anni fa dalle colonne di questo giornale ponemmo una domanda ai vertici dell’ ENAM per sapere come avesse fatto il sig. Pagliuca, già Segretario Nazionale della UIL-Scuola, a diventare Direttore Generale dell’ ENAM, con relativo stipendio da mega dirigente. Aspettiamo ancora una risposta.

Avete mai pensato che durante 40 anni di iscrizione obbligatoria devolviamo, mediamente, ben 10.000 Euro a questo Ente ? Una buona base per iniziare una pensione integrativa !

Va detto ancora ai lettori che più volte la Corte dei conti, negli anni scorsi, ha richiamato l’Ente per l’accumulo di enormi residui passivi, cioè soldi stanziati per l’assistenza ai maestri che l’Ente non riusciva a spendere. Del resto in molte province i colleghi conoscono bene i tempi lunghissimi per l’erogazione di qualche contributo.

Di fronte all’osservazione, la giustificazione è stata che i dipendenti (una novantina nella sede di Roma), non sarebbero stati sufficienti.

Altra faccenda, sulla quale non si riesce a fare luce, è la consistenza reale della situazione patrimoniale dell’ENAM, cioè i beni immobili e non di proprietà dell’Ente.

Noi riteniamo comunque che la trattenuta obbligatoria vada eliminata, si tratta di un vero e proprio balzello aggiuntivo che colpisce la categoria dei maestri, nei prossimi numeri informeremo i colleghi su come il SAM-GILDA si stia organizzando per raggiungere l’obiettivo.

Rino Di Meglio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
     

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