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Esposizione
dei crocifissi Solo per dare una corretta informazione La Corte Costituzionale si è pronunciata in merito a una richiesta del TAR del Veneto che sollevava la questione di costituzionalità circa l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche. La Suprema Corte ha dichiarato “inammissibile” il ricorso in quanto non esisterebbe alcuna norma di legge che obblighi a tale esposizione (in linguaggio profano: siccome non esiste una legge che imponga obblighi non è possibile esprimersi in materia). Il compito della Consulta infatti è quello di pronunciarsi sulla corrispondenza tra le leggi e la Costituzione, le decisioni sulla legittimità di norme diverse dalle leggi non sono di sua competenza e spettano ai giudici di Tribunali e TAR. Secondo la Corte il Testo Unico del 1994 avrebbe abrogato i vecchi regolamenti degli anni venti che stabilivano minuziosamente quale dovesse essere l’arredo delle aule scolastiche compresi: il ritratto del re e il crocifisso. Una delle conseguenze di questa pronuncia porterebbe essere l’autonoma decisione delle singole scuole sui cosiddetti arredi delle aule scolastiche. Questo ci pare essere il succo della corretta informazione al di là del polverone sollevato dai titoli giornalistici che sembrano spesso tesi a ricercare notizie clamorose, puntualmente smentite dalla lettura dei reali contenuti.
R.D.M.
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