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Redazione

Segreteria Nazionale

 

 

  NOVEMBRE 2005


Di tutor e Portfolio

Di TUTOR e PORTFOLIO si parla in tutti i Collegi Docenti; spesso i medesimi vengono pilotati, affinchè giungano a deliberare sull’assegnazione della funzione di tutor e sull’assunzione del portfolio.

Ci sono, sul territorio nazionale, anche casi di bambini di 2 anni e mezzo che frequentano la scuola dell’infanzia.

Ebbene, dovrebbe essere, a questo punto, noto a tutti che tutor-portfolio-anticipi alla scuola dell’infanzia, sono tre parti della riforma CHE NON POSSONO ESSERE APPLICATE perché è tuttora mancante la trattativa sull’art.43 che doveva regolamentarle.

Il contratto economico recentemente firmato non ha affrontato nessun tema di carattere normativo riguardante i docenti.

Esiste, invece, una parte della riforma che riguarda la scuola dell’infanzia, che dovrebbe trovare immediata applicazione, ma della quale non si parla in alcun collegio docenti.

La circolare 29 del 5 marzo 2004, applicativa del D.lvo n. 59 del 19 febbraio 2004, nel paragrafo 1.3 Orario di funzionamento (che rinvia all’art. 3 del decreto) cita testualmente:”…SCANSIONE SETTIMANALE SI PUO’ CONSIDERARE COMPRESA TRA UN MINIMO DI 25 ED UN MASSIMO DI 48-49 ORE PER 35 SETTIMANE”.

Omertà assoluta!

Non ci risulta che in qualche collegio il Dirigente abbia insistito affinché si presenti un piano educativo della scuola dell’infanzia strutturato su 35 settimane, non ci risulta che su questo punto ci sia stato lo stesso accanimento che c’è stato nel favorire tutor e portfolio.

Sembra che chi ha il compito di applicare la riforma non abbia letto la parte riguardante il funzionamento della scuola dell’infanzia e forse è proprio così.

In questo caso intendiamo pubblicizzarla, affinché non ci possano essere sviste, ribadendo, con le parole della riforma, che rimane affidato all’autonomia degli istituti il compito di definire, sulla base dei progetti educativi, i quadro orario settimanali e giornalieri compatibili con le risorse di organico assegnate e con le prevalenti richieste delle famiglie (il che significa che non deve essere accolta ogni richiesta).

Gli esempi di funzionamento che il ministro propone sono sempre strutturati su 35 settimane.

Invitiamo i colleghi a presentare progetti educativi che tengano conto della riforma, ricordando che il Dirigente in Collegio Docenti dispone di un voto (esattamente come loro).

Chiara Moimas

 

 

 

 

 

 

 

 
     

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