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Redazione

Segreteria Nazionale

APRILE 2008


Dall'ENAM all'INPDAP?

 

Ve l’avevo detto io!” – potrebbe vantarsi il SAM-Gilda, se fosse un bambino poco educato ma spontaneo e sincero.

Lo stesso Presidente dell’ENAM, Ciro Di Francia, nell’incontro del 13 e 14 marzo con i Coordinatori regionali, ha ventilato la possibilità di far confluire l’Ente nell’INPDAP e, in tal modo, ottenere per i maestri una pensione integrativa, proprio come era scritto a chiare lettere nel motto con cui il nostro sindacato si era messo in lizza nelle ultime elezioni interne all’ENAM!

Era ormai chiaro a tutti che questo Ente (a cui siamo automaticamente iscritti dal momento della nomina in ruolo tramite una trattenuta obbligatoria sullo stipendio) fosse lì lì per soffocare dalle troppe richieste di assistenza e da leggi finanziarie che ne limitavano le uscite. Finora i Consigli di Amministrazione che si sono succeduti hanno scelto soltanto strategie per ridurre i rimborsi a chi li chiedeva, tanto per tirare per le lunghe, ma ormai sembra che tutti l’abbiano capito, anche se – quando lo dicevamo noi – gridavano allo scandalo: bisogna accompagnare il moribondo ENAM, cercando per lui una morte dignitosa, e occuparsi delle sue proprietà cercando di non svenderle.

È stato sempre più difficile per i Comitati Provinciali soddisfare le richieste di assistenza sanitaria, essendo stato raddoppiato il limite minimo di accesso. Considerato però che l’inflazione reale ha decurtato notevolmente il potere d’acquisto delle paghe dei maestri e che neppure il nuovo Contratto ha concesso stipendi europei, le richieste sono aumentate comunque ed è aumentata sempre più la rabbia per una trattenuta mensile considerevole ed esclusiva di una categoria “ai limiti della povertà”, una vera e propria tassa che ci … privilegia!

La Finanziaria 2008 ha liberato l’ENAM dai legacci legislativi che limitavano le uscite di spesa, perciò si potranno liquidare gli arretrati 2006 e 2007 con il ricorso agli avanzi di Amministrazione (€ 8.322.000,00).

Perdurando però una quantità di richieste di contributi superiore alle entrate, l’inadeguatezza di questo Ente post-bellico alle necessità attuali permane, ed è grave.

Sarebbe veramente auspicabile una liquidazione rapida dell’ENAM con il conseguente beneficio di una pensione integrativa per tutti, proporzionata al numero di elargizioni mensili che ognuno di noi ha versato. 

Giuliana Bagliani

 

 

 

 

 

 

 

 

 
     

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