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DICEMBRE 2008 EPPUR SI MUOVE! Stiamo assistendo ad un primo piccolo passo avanti nella correzione dei pesantissimi provvedimenti riguardanti la scuola, sono gli effetti prodotti dalla grande mobilitazione del 30 ottobre e dalle manifestazioni che l'hanno preceduta e seguita; ha senz’altro avuto la sua influenza anche il timore dell’Europa di non creare troppa disoccupazione ed accelerare, così, la paventata recessione. Al di là della facciata con cui i media tentano di insistere sulla bontà della Riforma Gelmini, in realtà qualcosa si sta muovendo verso una revisione delle disposizioni normative. Il nodo centrale, che non trova al momento soluzione, riguarda i tagli al bilancio contenuti nella manovra estiva e questo rende difficile capire come sarà possibile assecondare quanto contenuto nella PROPOSTA dell’Onorevole Aprea sul “Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico” (atto n. 36), proposta presentata in data 18 novembre dalla VII Commissione Cultura della Camera ed approvata successivamente con un parere sostanzialmente simile il 27 novembre. Proposta e parere descrivono un parziale dietro-front, un invito ad un ravvedimento per sia per quanto riguarda la scuola dell'infanzia che la scuola primaria. PER LA SCUOLA DELL'INFANZIA la soluzione dell'orario ridotto alla fascia antimeridiana rappresenterà un modello organizzativo residuale. Verrà attuato prioritariamente il modello a doppio turno di 40 ore con due insegnanti per sezione garantendo, previo accordo con gli enti locali, la prosecuzione della sperimentazione delle sezioni primavera oltre che degli anticipi. PER LA SCUOLA PRIMARIA, non si parla più di docente unico ma prevalente in quanto comunque affiancato da due docenti specialisti: quello di religione cattolica e quello di lingua inglese. In ogni caso il modello funzionante con orario di 24 ore settimanali verrà attuato su espressa richiesta delle famiglie, mentre verranno garantite altre articolazioni di tempo scuola da 27 - 30 ore (con insegnante prevalente) e 40 ore (tempo pieno) in ragione non solo delle esigenze di riorganizzazione didattica ma soprattutto della domanda dell’utenza. Per il modello da 40 ore, saranno assegnati due insegnanti per classe. Verrà potenziata l'attività di formazione degli insegnanti specialisti di lingua inglese. Nell’insieme vi sarebbe dunque un ribaltamento della prospettiva rispetto al testo della Legge 169 e al Piano Programmatico. Per quanto riguarda la SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO, sarà ridotto l'orario settimanale da 32 a 29 o 30 ore secondo i piani dell'offerta formativa delle scuole autonome e, sulla base della richiesta delle famiglie e delle condizioni di funzionalità della scuola, potranno essere attivati anche modelli orari più lunghi. L’organizzazione dunque dipenderà dalle decisioni delle singole istituzioni scolastiche che in questo modo avranno la possibilità di esprimere l'autonomia. Il termine previsto per le iscrizioni per l'anno scolastico 2009 – 2010 slitterà di un mese: anziché al 31 gennaio sarà portato alla fine di febbraio, proprio per consentire alle scuole di organizzare le nuove offerte formative. Sempre nel piano, ci sono delle espressioni di difficile interpretazione quali: "si proceda all'armonizzazione delle indicazioni nazionali". Sulla base del modello orario attuato dovranno essere dunque calibrati i programmi, ma a chi spetta questo lavoro di adattamento? E ancora è previsto l'aumento del numero minimo medio degli alunni per classe (ricavato tra le classi parallele dell’I.C. o della D.D.) ma non di quello massimo, al fine di rispettare i parametri di agibilità delle scuole. Per quanto riguarda il sostegno, verrà tutelato il rapporto di un docente ogni due alunni disabili. L'approvazione definitiva di questo provvedimento è attesa per la prima metà di dicembre. Michela Gallina
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