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Infortuni
sul lavoro. Solo
pochi insegnanti sono coperti dall'assicurazione Inail. Centinaia
di migliaia di docenti non sono assicurati contro gli infortuni sul lavoro e
non lo sanno neppure, anche moltissimi dirigenti e impiegati delle scuole
non sono a conoscenza della realtà. Un
utile "repertorio" di norme scolastiche, nel riportare le notizie
sull'assicurazione contro gli infortuni, scrive erroneamente che tutti i
docenti sono assicurati presso l'INAIL per gli incidenti "in
itinere" (percorso casa lavoro e viceversa). Il pezzo porta la firma di
uno stimato ed autorevole esperto (l'errore non muta il valore né della
persona né della pubblicazione, tutti possono sbagliare). La
realtà è ben diversa, solo poche categorie di docenti sono assicurate
presso l'INAIL: -
quelli che per la loro attività fanno uso, in modo non occasionale, di
macchine elettriche, elettroniche o computers, o frequentano laboratori in
cui sono presenti le suddette macchine; -
quelli che sono adibiti per esperienze "tecnico scientifiche"; -
esercitazioni pratiche; -
esercitazioni di lavoro e viaggi di istruzione (purchè rientranti nella
programmazione del POF); -
educazione fisica e motoria ed attività di sostegno; Tutti
i docenti adibiti nei campi di attività di cui sopra sono integralmente
coperti dall'assicurazione INAIL, anche per gli infortuni in itinere. E'
chiaro quindi come la stragrande maggioranza di docenti non sia assicurata.
Nonostante la Costituzione (articolo 38) preveda l'obbligo, per i datori di
lavoro, di assicurare i dipendenti dagli infortuni, lo Stato, per una parte
non piccola dei propri dipendenti, fornisce ancora una volta un pessimo
esempio. Chi
scrive ha tentato di sollevare il problema in sede di Contratto nazionale,
ma per la verità (forse a causa della diffusa scarsa conoscenza del
problema) non ha trovato nessun sostegno dagli altri sindacati. Peggio
di tutti stanno i precari che, se subiscono un infortunio sul lavoro,
superati i periodi di assenza per malattia previsti dal contratto, vengono
addirittura licenziati. La
maggioranza degli insegnanti sono tutelati, in caso di incidente in
servizio, ancora dalle antiche norme sull' "equo indennizzo" e,
nei casi gravi, di "pensione privilegiata". Devono, nel temine
perentorio di sei mesi, denunciare l'incidente ed essere poi sottoposti a
visita presso la Commissione medica di verifica. Tali
procedure consentono di ottenere il rimborso delle spese mediche e, nei casi
più gravi, un modesto indennizzo. Speriamo
che prima o poi qualche ricorso arrivi in sede di Corte Costituzionale e
faccia giustizia di queste inique disparità. Rino
Di Meglio |
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