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GENNAIO 2007 ISCRIZIONI 2007 - 2008
Per questo Natale, il Ministero della Pubblica Istruzione ci ha depositato sotto l’albero una novità per certi aspetti apprezzabile, per altri deludente e discutibile. Si tratta della C.M. 74/2006 avente come oggetto: Iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle classi di ogni ordine e grado relative all’anno scolastico 2007-2008, firmata dal Direttore Generale Dutto. Pur apprezzando lo sforzo dello statista che ha lavorato alacremente anche in prossimità delle feste (la circolare è infatti datata 21 dicembre), non possiamo non rilevarne alcuni elementi contrastanti con le promesse fatte in occasione del Convegno del 5 ottobre dal Ministro in persona. Ci aspettavamo un atteggiamento di decisa rottura rispetto alle politiche scolastiche del governo precedente, quindi un superamento delle disposizioni della Riforma Moratti (D.lvo 59/2004), invece, sia pur in regime transitorio, viene riconfermata la possibilità di iscrizione anticipata alla scuola dell’infanzia, ossia per l’anno scolastico 2007-2008 potranno iscriversi i bambini che compiranno i 3 anni entro il 28 febbraio 2008. Dall’anno successivo, l’anticipo sarà limitato ai nati entro il 31 gennaio. La scelta sorprende in quanto erano state segnalate le difficoltà e perplessità derivanti dagli anticipi e, quando l’attuale governo si trovava all’opposizione, ne aveva fatta una questione di principio. In ogni caso notiamo con sollievo che non partiranno le “classi primavera”, infatti nessun accenno ne viene fatto all’interno della circolare. Per quanto riguarda la scuola primaria, sono ugualmente riconfermate le precedenti, a nostro avviso discutibili, disposizioni: hanno l’obbligo di iscriversi i bambini e le bambine che compiono i sei anni di età entro il 31 agosto 2007, possono iscriversi altresì quelli che li compiono entro il 31 dicembre 2007 e, per anticipo, coloro che li compiono entro il 30 aprile 2008. “I genitori possono iscrivere l’alunno alla scuola del territorio di appartenenza o ad altra istituzione scolastica, prescelta in base all’offerta formativa e agli orari di funzionamento”. Per quanto riguarda gli ORARI DI FUNZIONAMENTO, troviamo la conferma della quota di ore obbligatorie (27 settimanali) e della quota di ore e opzionali (3 ore settimanali) che risultano in ogni caso facoltative. Viene specificato di seguito: “l’offerta formativa terrà conto delle risorse professionali di cui la scuola dispone e delle prevalenti richieste delle famiglie”. Il fatto che venga data facoltà prevalente di scelta alle famiglie, in merito alle materie opzionali, è in contraddizione con quanto affermato dal Ministro nel già citato convegno e nella circolare di apertura dell’anno scolastico, occasioni in cui si era riproposto di dare competenza esclusiva al collegio dei docenti di decidere in merito alle suddette materie. Viene inoltre confermata la possibilità di attivare modelli organizzativi di tempo pieno per 40 ore settimanali. Uno dei risultati di rilievo riportati dalla circolare, nonché fiore all’occhiello di questo governo, è l’innalzamento dell’obbligo scolastico fino ai 16 anni. Sono previsti quindi complessivamente 10 anni di istruzione obbligatoria che ci auguriamo vengano gestiti in modo da contrastare la dispersione scolastica. A tal proposito è inserito un punto specifico nella circolare in cui si richiama l’attenzione alla “verifica dell’assolvimento dell’obbligo scolastico” che più avanti viene ribadito anche per gli alunni di cittadinanza non italiana. Sempre all’interno della circolare, viene dato risalto all’autonomia scolastica, ai corsi territoriali per adulti e all’osservanza scrupolosa delle disposizioni dettate dal codice sulla privacy. Michela Gallina
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