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MAGGIO 2006


LIBRI di TESTO:

ancora polemiche...

 

Anche per quest’anno, la tradizionale scelta ed adozione dei libri di testo si annuncia come un momento non privo di tensione. La CM 15 del 20 febbraio 2006, Prot. n. 1609, avente per oggetto: “Adozione dei libri di testo nella scuola primaria, nella scuola secondaria di primo grado e negli istituti di istruzione di secondo grado per l'anno scolastico 2006/2007” ed emanata con un rilevante anticipo rispetto ai tempi consueti, appare del tutto simile a quella dell’anno scorso.
Nella circolare si legge: “Il complesso dei prodotti editoriali, destinati all'adozione da parte delle singole istituzioni scolastiche, risulta sempre più arricchito, a mano a mano che il processo di riforma, previsto dalla legge 28 marzo 2003, n. 53 e introdotto dal Decreto Legislativo n. 19 febbraio 2004, n. 59, trova ulteriore applicazione.” E’ impressionante il perseverare delle istituzioni nel voler far credere persino agli stessi addetti ai lavori e quindi anche al di fuori degli spot e degli slogan elettorali, che la riforma sia decollata nel pieno del suo spirito ispiratore e non piuttosto si sia ridotta ad una farsa diversamente interpretata dalle singole istituzioni scolastiche in base alla loro autonomia e soprattutto realizzata a macchia di leopardo rispetto all’intero territorio nazionale. In realtà solo le Indicazioni Nazionali per i Piani di studio personalizzati sono state, assieme all’introduzione delle ore opzionali e all’abolizione degli esami di quinta, tra i pochi aspetti della riforma che effettivamente hanno avuto attuazione. E sempre per quel che riguarda i programmi scolastici, le case editrici, sfornando testi impostati secondo i dettati della riforma, sono state quelle che hanno fatto da padrone, condizionando le scelte operative e didattiche degli insegnanti più di quanto non abbia fatto lo stesso Ministero. Questo la dice lunga su come vadano le cose nel nostro paese.
Quello che infatti maggiormente urta la “sensibilità” dei docenti, in quanto suona come l’ennesima presa in giro, è che l’ “autonoma” scelta esercitata dagli insegnanti dovrà esprimersi all’interno di una rosa di testi ispirati e conformati alle tanto discusse Indicazioni Nazionali, sulla cui legittimità abbiamo spesso espresso una notevole dose di motivate perplessità. “Autonomia” e “libertà di insegnamento” ancora una volta dunque messe a repentaglio dai documenti ufficiali del Ministero che dimostra spesso di ignorare, se non addirittura di calpestare, i principi sanciti da regolamenti e dalla stessa Carta Costituzionale.
Poi continua: “Pertanto, si ritiene opportuno che nella fase preliminare delle adozioni vengano previste modalità specifiche di valutazione dei contenuti dei testi proposti all'attenzione dei docenti, attraverso momenti collegiali di confronto, esame e valutazione, che vedano il coinvolgimento dei genitori…”; viene da chiedersi se Ministro e funzionari del Ministero non siano al corrente di come sia dal 1974 (dai famosi decreti delegati) che i genitori vengano coinvolti nella scelta dei libri di testo, chissà, magari nessuno li ha avvisati di quanto l’idea non sia del tutto innovativa…!
Seguono poi indicazioni di carattere pratico: “…i docenti attualmente impegnati nelle classi terminali della scuola primaria avranno, di norma, cura di proporre al collegio dei docenti la scelta dei testi per le classi I, II e III; mentre i docenti impegnati nelle classi terze, i testi per le classi IV e V…” e l’immancabile esortazione a facilitare il lavoro delle case editrici e dei loro dipendenti, lavoro che sicuramente gode di maggior considerazione rispetto al nostro, visto che risulta essere l’unico citato nella circolare: “…tenuto conto delle difficoltà prospettate dai rappresentanti delle Case Editrici, si richiama l'attenzione sull'esigenza di adottare ogni utile iniziativa per consentire il ritiro entro il mese di settembre dei testi scolastici consegnati in visione.
Come per il passato, per consentire una migliore informazione editoriale da parte delle associazioni abilitate, è opportuno che le adozioni dei testi scolastici vengano deliberate nella seconda decade del mese di maggio”.

 

Michela Gallina
 

 

 

 

 

 

 

 

 
     

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