|
||||||
Comunica con noi |
MARZO 2008 Libri di testo
Anche quest'anno, come per i precedenti, in concomitanza con l'uscita della normativa riferita all'adozione dei libri di testo, si assiste al divampare di polemiche in merito ai costi dei libri. Il ministro Fioroni recentemente, cavalcando l’onda, forse nel tentativo di foraggiare la campagna elettorale, ha emanato un decreto per il contenimento della spesa. Il Decreto ministeriale n. 28 del 22 febbraio 2008 determina infatti i tetti massimi di spesa per l'adozione dei libri di testo anche nella scuola secondaria di secondo grado. Per quel che riguarda la scuola dell'obbligo questo tetto era già preesistente, nella scuola primaria i libri sono gratuiti così come lo è la scuola dell’obbligo per dettato costituzionale e la spesa ricade sui Comuni. Nella scuola secondaria, la soluzione del tetto massimo potrebbe risultare tecnicamente difficile da applicare: c'è il rischio che i colleghi scelgano i testi sulla base dei costi e non sulla base della qualità. Forse si sarebbe potuto risolvere il problema in modo diverso, attraverso degli accordi con le case editrici. Una soluzione più efficace, come suggerisce Rino Di Meglio, poteva essere quella di rendere le spese per i libri di testo detraibili fiscalmente, così come si fa per le tasse di iscrizione. Questo sistema avrebbe consentito di realizzare un risparmio del 27% sul costo d'acquisto dei libri . La Circolare ministeriale n. 9 del 15 gennaio 2008 protocollo 373 “Adozione dei libri di testo per l'anno scolastico 2008-2009”, per quel che riguarda la scuola primaria, fornisce indicazioni senza introdurre elementi di novità. L'adozione dei libri di testo è un adempimento rientrante tra i compiti del Collegio dei docenti e del Consiglio di interclasse, sentito il parere dei genitori (questo avviene dalla seconda metà di aprile alla prima settimana di maggio); la delibera del collegio, che avviene nella seconda decade del mese di maggio, deve essere adeguatamente motivata. La dotazione libraria per il prossimo anno, come per il presente, risulta essere la seguente:
Per quel che riguarda l'insegnamento della religione cattolica, per gli alunni che se ne avvalgono, i testi sono:
I docenti impegnati nelle classi terminali della scuola primaria hanno il compito di proporre al Collegio dei docenti la scelta dei testi per le classi prima, seconda e terza, mentre i docenti impegnati nelle classi terze propongono i testi per le classi quarte e quinte.
Con le continue tempeste che si abbattono sulla scuola italiana, gli impietosi tagli, la scarsa cura ed attenzione che riceve da parte dei Governi di qualsiasi schieramento, con non poco rammarico dobbiamo prendere atto di come, solo per le case editrici, la scuola risulti ancora un bocconcino appetibile in quanto rappresenta un enorme interesse e fonte di guadagno. Michela Gallina
|
|
||||