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Redazione

Segreteria Nazionale

 

 

DICEMBRE 2004


Mozione contro le 

Indicazioni Nazionali.

 

E’ del mese di novembre la notizia che  nelle aule del Senato si siano svolte delle discussioni in merito ad una mozione presentata dalle forze dell’opposizione ed avente per oggetto le “Indicazioni Nazionali per i Piani di studio Personalizzati”.

Tale notizia non può che farci piacere considerato che già in precedenza avevamo espresso le nostre perplessità sulla bontà del testo in questione ed avevamo avanzato dubbi sulla legittimità dello stesso.

La mozione presentata considera le Indicazioni “inadeguate allo scopo” e “viziate sotto il profilo della legittimità” ed in virtù di queste caratteristiche ben 91 senatori ne hanno chiesto il ritiro, e, contemporaneamente, hanno sollecitato l’istituzione di una commissione ufficiale, espressione della comunità scientifica, che si occupi di elaborare gli obiettivi educativi e culturali della scuola.

In merito alla prima osservazione: l’inadeguatezza allo scopo, la mozione sottolinea come l’eccessiva presenza di obiettivi di contenuto denunci una visione della scuola di tipo nozionistico, in cui il discente viene considerato alla stregua di un contenitore vuoto da riempire e anche in tempi ristretti, data la riduzione dell’orario scolastico; come tutto questo rappresenti un notevole passo indietro rispetto ai programmi Falcucci e infine come la natura transitoria delle indicazioni tenda a generare non poca incertezza e confusione.

Per quanto riguarda invece il vizio di legittimità, la mozione contesta il metodo seguito: la mancata ufficializzazione della commissione, il mancato confronto parlamentare, la non considerazione delle osservazioni espresse dal CNPI e dalle associazioni culturali, sottolineando che l’oggetto dell’insegnamento è un problema che riguarda tutti i cittadini, non solo gli insegnanti.

 

Michela Gallina

 

 

 

 

 

 

 

 

 
     

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