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APRILE 2006
Mentre i soldi scarseggiano aumentano
gli sprechi!
L’odissea
delle schede di valutazione
Uno degli aspetti che non avevamo
considerato, presi dall’emergenza di trovare una soluzione dell’ultimo
momento ai problemi sollevati in merito alla compilazione delle schede di
valutazione, è il seguente: che fine faranno quelle “sbagliate” in quanto
contenenti anche la valutazione sulla religione o attività alternative?
L’ordinanza di sospensiva del TAR, seguita poi dalla nota
“chiarificatrice”del MIUR (le virgolette sono un obbligo morale) che
chiedeva di omettere i dati anagrafici dal portfolio e la valutazione
riferita alla religione cattolica nella scheda di valutazione, nella maggior
parte delle scuole è arrivata a schede già compilate, cioè a febbraio.
Fino all’anno scorso, in base ad una disposizione del Testo Unico del 94, la
valutazione inerente alla religione cattolica o all’attività alternativa
veniva espressa su scheda separata ma da quest’anno scolastico la CM 84/2005
aveva modificato le indicazioni operative in proposito, non senza che
fossero state immediatamente sollevate le prevedibili perplessità da parte
di organizzazioni sindacali, associazioni culturali e famiglie.
Se entro la fine dell’anno scolastico, il TAR non si esprimerà con sentenza
definitiva a ragione delle indicazioni del MIUR contenute nella CM 84, tutte
le schede contenenti la valutazione della religione cattolica dovranno
essere distrutte e sostituite. Si tratta di circa quattro milioni e mezzo di
schede per il primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado). Un
notevole spreco di denaro, tempo e lavoro che ricadrà, ovviamente, sui
docenti che una volta di più dovranno pagare per gli errori commessi da
qualcun altro.
Michela Gallina |
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