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I poteri forti... E quelli deboli. In
una recente trasmissione televisiva, il Presidente del Consiglio dei
Ministri ha attribuito la sconfitta elettorale della propria parte politica
ai "poteri forti", che sarebbero in mano all'opposizione ed
elencandoli ha citato le Scuole Superiori. Per
rispetto alla nostra neutralità politica, non entriamo assolutamente nel
merito della questione elettorale, certo sentire nominare la Scuola, sia
pure limitatamente al segmento superiore, tra i poteri forti dello Stato, ci
ha dato un momento di allegria e, subito dopo, un pensiero di cocente
invidia verso tutti quei maestri che, appena riescono ad abilitarsi,
transitano alle superiori. E
io che pensavo che i maestri aspirassero ad uno status diverso, invece
vogliono entrare tra i poteri forti!! Mi
sono lambiccato il cervello per giorni poi a cercare di capire da dove
originasse l'idea del Premier, per quanto strampalata doveva avere qualche
fondamento. Beh un fondo di verità c'è anche se la conclusione del
presidente è bizzarra: sono 50 anni che tutti i governi tentano di
riformare la Scuola Secondaria Superiore e non ci riescono, limitandosi a
toccare il segmento dell'obbligo. La Scuola Elementare, ora Primaria, dev'essere veramente un potere debole, se si considera come si siano accaniti tutti a riformarla di continuo. Sarà
un caso, ma la riforma Moratti, per le superiori, partirà dall'anno
scolastico 2006/07, per pura combinazione le elezioni per il rinnovo del
Parlamento sono fissate per la primavera del 2006. Una
profezia fin troppo facile: le Superiori resteranno ancora immuni dai
cambiamenti. A
questo punto abbiamo il dovere di riferire ai colleghi sugli esiti
dell'iniziativa referendaria promossa dalla GILDA. Ricordiamo
che la GILDA ha scritto, lo scorso settembre, a tutti i Presidenti delle
Regioni, chiedendo che assumessero l'iniziativa di indire un referendum per
abrogare la riforma Moratti. La
richiesta è stata appoggiata con l'invio alle regioni di decine di migliaia
di cartoline. A
tutt'oggi, nessun Presidente, di sinistra o destra, si è degnato di
rispondere, l'assessore all'istruzione dell'Emilia-Romagna, intervistato in
merito all'iniziativa, si è detto contrario. Dobbiamo
ricordare anche che, in questo momento di scontro politico, i due poli si
confrontano su: Magistratura, Costituzione, televisioni, tasse, ma sulla
Scuola nessuno parla chiaro. Noi
continueremo la nostra battaglia per evitare riforme che disastrino la
Scuola Pubblica Statale, con tutta la forza che i nostri aderenti
continueranno a darci. Rino Di Meglio |
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