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APRILE 2008 Riflessioni Purtroppo la scuola non sembra essere il cavallo di battaglia di questa tornata politico-elettorale, né dei dibattiti che la animano infarciti ed impreziositi con elevate metafore calcistiche. Si contendono il terreno di gioco: pensioni, riduzione delle tasse, accesso alla casa, destino di compagnie aeree… ma, a quanto pare, la scuola non rientra tra le priorità dei leaders politici. Considerando che nelle campagne elettorali vengono solitamente, nonché demagogicamente, toccati i punti di maggiore interesse per la popolazione, c’è da chiedersi se effettivamente il disinteresse verso la scuola e l’istruzione non sia un fenomeno molto più generalizzato e non solo presso la classe politica, bensì presso la maggior parte dei cittadini italiani che non hanno avanzato chiare e precise richieste rispetto a questa istituzione dello Stato. Disaffezione? Indifferenza? Rassegnazione? Sfiducia? Cosa si muove nelle teste degli italiani in merito alla realtà dell’istruzione? Possibile che non ci siano aspettative dopo che la stampa ed i media in generale si erano accaniti negli ultimi tempi a dipingere una realtà scolastica disastrosa, puntando tendenziosamente ad evidenziarne solo gli aspetti negativi, i fatti eclatanti, gli insegnanti assenteisti ed impreparati, i fenomeni di bullismo? Improvvisamente ora c’è quasi silenzio… Un argomento forse troppo impegnativo o troppo scomodo? Michela Gallina
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Redazione