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Rilancio del tempo pieno o escamotage elettorale? Forse
il Ministro Moratti quest’anno ha delle buone ragioni per guardarsi
dal ferire la suscettibilità di migliaia di genitori che hanno dimostrato
di saper essere molto agguerriti se toccati nei loro interessi di cittadini,
quindi probabilmente per evitare di essere messa alla gogna con
manifestazioni di piazza e grande sventolamento di bandiere che
arrecherebbero sicuramente un danno alla sua immagine e allo schieramento
che rappresenta, ha ben pensato di “largheggiare” sulla
“concessione” di organici. Rispetto al taglio del due percento paventato
dalla finanziaria e poi ritirato, la circolare ministeriale sugli organici
consente che, dove vi sia richiesta, possa essere istituito il TEMPO PIENO,
sia pur secondo il modello Morattiano delle dieci ore di mensa e post-mensa.
Riportiamo testualmente il passaggio della circolare: “Per quel che
concerne il “tempo pieno”, comprensivo della mensa (…) eventuali
incrementi di posti per le stesse finalità, rispetto alle consistenze
attuali, possono essere consentiti, ai sensi dell’art. 15 del D.L.vo n, 59
del 2004, solo nell’ambito delle complessive consistenze di organico del
personale docente assegnate a livello regionale”. Quanto
sopra lascia pensare alla possibilità dunque che siano accolte nuove
domande e istituzioni di classi a tempo pieno e consideriamo che, in base ai
dati forniti dal MIUR, il tempo pieno, in quest’ultimo anno, ha avuto già
un incremento rispetto agli anni scolastici precedenti. La
stessa generosità si è estesa fino alla scuola media, per la quale pure
troviamo una conferma del TEMPO PROLUNGATO. Michela Gallina |
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