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SE POI VI PAR POCO, AGGIUNGIAMOCI LA SICUREZZA DI TUTTI.
Quest’ anno non si sono viste le solite proroghe che da tempo permettono ad insegnanti ed alunni di lavorare in ambienti fuori norma, quindi insicuri. Forse si vuole cambiare strada? Mah ! Intanto i soldi per la sicurezza certamente non piovono. Alla luce della normativa vigente non vi dovrebbero essere più di 25 alunni per classe, 24 se gli insegnanti /educatori … aumentano il numero che non deve superare i 26. La norma non è nuova ma ditemi un po’ se non avete sentito di eccezioni? … Il cosiddetto indice di affollamento relativo alla sicurezza non distingue tra persone “grandi” e personcine come i bimbi delle materne, parla di 26 persone e basta. Se si decidesse di applicare con cura tutte le norme ci si terrebbe entro i 25 per classe e spesso si scenderebbe ancora per il rispetto della sicurezza in situazioni che vanno considerate una per una. Le norme sono tante e per noi complesse, ma non possono essere ignorate dal dirigente, che può anche rivolgersi a dei tecnici per ciò che non gli è chiaro. Noi insegnanti siamo in una situazione che richiede la massima attenzione: dobbiamo tutelare noi stessi (siamo lavoratori) e dobbiamo tutelare chi ci è affidato (gli alunni sono equiparati ai lavoratori ma, se possibile, gli spetta ancora di più).
Vi è quindi un forte obbligo di
segnalare tempestivamente al superiore gerarchico le anomalie presenti
sul posto di lavoro. Scrivendo, in merito ad inadeguatezze e a
sovraffollamento, facciamo il nostro dovere e ci liberiamo di responsabilità
che possono essere anche penali. Notificare il tutto ai rappresentanti RSU permette poi un azione di tutela sia verso i diritti dei lavoratori coinvolti ( sicurezza ) sia verso i diritti sindacali (formazione classi/organici). In sostanza quando ci arriva notizia di classi numerose in situazioni che ci interessano prendiamo la penna e segnaliamo (al dirigente) i nostri dubbi (la maniglia rotta,la porta stretta, il pavimento malandato…), facciamolo presto così vi verrà posto rimedio (errare...) o, per i perseveranti, interverrà chi di dovere. Mario Di Meglio |
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