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OTTOBRE 2006 SOPRAVVIVENZA AI COLLABORATORI
Il Dirigente Scolastico può trovare fino a due docenti (da remunerare col Fondo d’Istituto) per una collaborazione nei suoi impegni istituzionali. Non sempre, però, il D.S. concretizza con un atto scritto la delega delle funzioni che vuole assegnare ai suoi collaboratori, e molto raramente il personale della scuola viene informato sulle “mansioni” che competono ai due colleghi assurti a tale incarico di fiducia. Capita così che ci si trovi davanti a ordini (orali ma anche scritti), che non è dato sapere se sono ordini gerarchici di servizio, regolari e legittimi: convocazioni di vario tipo, ad esempio, imposizioni di cambi di orario, di smembramento di classi (per la solita penuria di supplenti), di ogni sorta d’ingerenze più o meno fastidiose. A volte i Collaboratori del D.S. si sentono in dovere di prendere nota dei ritardi dei colleghi, dell’uso improprio dei cellulari, dell’entrata di genitori al di fuori dell’orario consueto di ricevimento, … della compilazione scrupolosa dei registri, persino! Esiste insomma la licenza allo spionaggio, alle intercettazioni di tutto ciò che avviene nel condominio-scuola, spesso senza alcun costrutto se non l’amore per il pettegolezzo: vero gossip scolastico! Non credo proprio che questo possa essere “delegato” per iscritto, anche perché non dovrebbe esistere e basta. Come arginare questo strapotere dei D.S. e della loro longa manus (i loro Collaboratori), nel caso si sentisse il bisogno di denunciarne l’abuso di potere? Per intanto, chiediamo di far ricorso all’istituto della delega scritta. (vedi il modello) Giuliana Bagliani e Roberto Guerreschi
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