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GENNAIO 2008 Ancora supplenti inesistenti Le proteste, per la prassi vituperabile dell’arrangiarsi senza chiamare supplenti, permangono e si consolidano, per lo più in suppliche ai Dirigenti Scolastici, ai Direttori Regionali e, nei casi di rabbia estrema, persino al Ministro. I risultati sono pochini e si rischia di essere patetici, nel richiamare al dovere, da maestri, coloro che dovrebbero essere i garanti delle leggi e dei regolamenti: dobbiamo far da insegnanti anche ai nostri “superiori”? Dobbiamo spiegare i danni che derivano alla scuola ed agli alunni da questa incapacità di assumersi responsabilità da parte dell’Amministrazione scolastica? Per davvero non lo sanno? In un Istituto con due scuole elementari, da due mesi, si suddividono i bambini rimasti senza il docente, si distribuiscono nelle diverse classi funzionanti … e si fa lezione comunque. In un documento, approvato da tutti i convenuti ad un’assemblea sindacale dei docenti, sono stati denunciati i disagi subiti sia nelle classi ospitanti, sia nei bambini ospitati, la parziale interruzione o variazione della didattica programmata. Si lamenta che vengono accollate responsabilità sostanziali e formali dal punto di vista della sicurezza, sia nei momenti di ricreazione sia in quelli di attività nelle classi e sia nei momenti di uscita: mancano, infatti, gli elenchi nominativi degli alunni i quali vengono affidati ad insegnanti, che non li conoscono e non possono identificarli, soprattutto nel caso il numero degli ospiti sia notevole. E’ disattesa la sicurezza e non è dato valore al funzionamento didattico. Ci sarebbe da aggiungere anche il mancato rispetto del Regolamento delle supplenze e il mancato guadagno da parte di chi ne aveva diritto. Si attende di riscontrare un’azione legale e decisa da parte di genitori che finalmente si ergeranno a difesa dei figli, denunciando le ripetute interruzioni di pubblico servizio. Giuliana Bagliani
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