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MAGGIO 2007 Trattenute
Anche quest’anno numerosi colleghi hanno chiesto informazioni su una trattenuta misteriosa, apparsa sui cedolini, con scadenza maggio. Si tratta di una trattenuta risalente alla legge 335/1995 (riforma delle pensioni Dini) riguardante i dipendenti che godono del trattamento pensionistico retributivo, quello cioè ancora calcolato sostanzialmente sull’ultima retribuzione. Cerchiamo di spiegare in modo semplice perché esiste quella trattenuta e perché non è uguale per tutti. Nel lontano 1973, con il DPR 1092, venne varata una riforma delle pensioni migliorativa per i pubblici dipendenti; fino a quel momento la pensione veniva calcolata infatti fino all’ammontare massimo dell’80% dell’ultima retribuzione (con 40 anni di contributi). Con DPR 1092/1973 la base di calcolo delle pensioni degli statali venne aumentata del 18%, cosicché con il massimo dell’anzianità (40 anni) la pensione veniva calcolata in ragione del 94.4% dell’ultimo stipendio (80% + 18% dell’80%= 94.4 %). Nel 1995 con la riforma Dini, legge 335/95, si sancì l’obbligo per i dipendenti statali di pagare i contributi pensionistici sulla maggiorazione del 18%, la trattenuta venne prima effettuata in un’unica soluzione, successivamente rateizzata in 5 rate da gennaio a maggio. Resta da chiarire per quale motivo il debito previdenziale non sia uguale per tutti e perché esso stia diminuendo con il trascorrere degli anni. Siccome la legge Dini aveva stabilito l’equiparazione al settore privato, nel senso che tutti gli emolumenti si sarebbero dovuti conteggiare ai fini pensionistici quindi anche il cosiddetto accessorio (retribuzione professionale docente e fondo d’istituto) allora vennero decise due cose: 1. l’accessorio viene computato ai fini pensionistici solo per la parte eccedente il 18% (tanto per bilanciare la generosità del 1973): 2. I contributi pensionistici pagati sull’accessorio vanno a diminuire il famoso debito previdenziale (siccome l’accessorio è variabile, questo spiega perché le trattenute si differenziano da collega a collega). La materia è complicata spero di essere stato chiaro, nei limiti del possibile. R.D.M.
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