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APRILE 2006 La valutazione dei Dirigenti scolastici
Dopo le vicende legate al portfolio,
alle incertezze sulla compilazione della scheda di valutazione e così via,
la stessa parola “VALUTAZIONE” ormai comincia ad avere un suono quasi
fastidioso, evocatore di tutta una serie di fantasmi, soprattutto se ne
allarghiamo l’applicazione. I colleghi ricorderanno le tanto bizzarre quanto
popolari proposte contenute nel disegno di legge riferito alla riforma dello
Stato giuridico degli insegnanti (disegno di legge Santulli Napoli con
successive revisioni) dove si tracciava un’ipotesi di valutazione
dell’operato dei docenti, valutazione nella quale sarebbero stati coinvolti
gli stessi alunni e genitori. Ricorderanno il moto di stupore e rassegnata
indignazione che si scontrava invece con l’ovvia e perversa legge del
mercato in base a cui l’utenza ha il diritto indiscusso di esprime un
giudizio sul prodotto che usa. Ebbene adesso che è stato siglato il nuovo
contratto per i Dirigenti scolastici, contenente l’obbligo di sottoporsi
anch’essi a valutazione; secondo voi, gli insegnanti saranno chiamati a far
parte di chi avrà diritto ad esprimere delle considerazioni in merito al
loro operato? In fin dei conti la valutazione è una pratica che ci compete,
eccome: una prerogativa professionale! Certo che no! Per l’opinione pubblica
è così ovvio che un dipendente non sia chiamato ad esprimere una valutazione
sul suo superiore, mentre è altrettanto ovvio che un allievo possa valutare
il proprio insegnante. Sapete dove sta il problema? Non riusciamo neanche
più noi stessi ad indignarci a sufficienza, noi che siamo i diretti
interessati, figuriamoci se possiamo attenderci che la comprensione ci venga
dall’esterno o da quei sindacati che difendono contemporaneamente insegnanti
e dirigenti. Questo dà la misura del livello di rassegnazione e scarsa
considerazione che gli stessi insegnanti hanno della loro dignità
professionale, come se la martellante opera dissacratrice dei media e
dell’opinione pubblica fosse riuscita ad intaccare con efficace cinismo
l’immagine che gli insegnanti hanno di se stessi.
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