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FEBBRAIO 2008 Nuovo iter per chi vuol fare l’insegnante
E’ in preparazione un nuovo percorso per la formazione ed il reclutamento del personale docente. A gennaio si è tenuta infatti a Roma una giornata di studi organizzata dal CIDI, incontro a cui hanno partecipato sia gli esponenti della cultura che della politica e delle forze sindacali. Ora la caduta del governo potrebbe creare una nuova battuta d’arresto nel processo di costruzione dell’iter, ma quello che è stato prospettato vede un triennio universitario di base (per la formazione disciplinare) a cui verrà accorpato un biennio di specializzazione nella metodologia e didattica ed infine uno di praticantato. Sei anni dunque di formazione per raggiungere l’abilitazione. L’assunzione però avverrà a seguito di superamento di pubblico concorso ordinario, come previsto dalla finanziaria 2008, indetto a livello regionale con frequenza biennale, aperto solo a quanti in possesso di abilitazione, la cui validità sarà limitata all’arco di tempo presente tra una sessione e l’altra. Coloro che non dovessero avere accesso al ruolo tramite concorso dovranno partecipare alla sessione successiva e così via. I concorsi saranno programmati sulla base dei posti effettivamente vacanti e questo dovrebbe rappresentare una garanzia per evitare la formazione di nuovo precariato. Nel corso dell’incontro si è molto insistito infatti sulla necessità di assorbire il precariato attuale prima di procedere a nuovi sistemi di reclutamento e soprattutto sul creare un sistema che non perpetui la piaga sociale che vorrebbe invece sanare. E’ stato posto uno stop alle sanatorie a favore della meritocrazia e degli inserimenti mirati, principi sui quali potremmo trovarci anche d’accordo purchè vengano date finalmente delle certezze. A proposito di certezze e chiarezza, il decreto contenente queste indicazioni avrebbe potuto essere pronto per l’inizio dell’estate, ora la crisi politica introduce molti elementi di incertezza a riguardo. Altro grande interrogativo a cui non è stata data una risposta chiara riguarda il destino delle SSIS: pare che continueranno ad esistere, supponiamo per coloro che hanno acquisito già la laurea con il vecchio ordinamento e vogliano abilitarsi per poter avere accesso ai concorsi. Per risposte più precise dovremo attendere la nuova legislatura. Michela Gallina
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