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Trattativa
in stallo Mancano
i fondi per realizzare tutor, portfolio e anticipi Il 2 febbraio ha avuto luogo presso l’ARAN un breve incontro nel corso del quale l’agenzia ha comunicato ufficialmente ai sindacati che il governo non ha avanzato alcuna nuova proposta in merito alla trattativa relativa all’ art.:43 del CCNL 2002/05.; la ricaduta cioè della riforma sugli istituti contrattuali. Lo stallo della trattativa ha come conseguenza che quelle parti della Riforma Moratti relative a modifiche del rapporto di lavoro risultano giuridicamente inapplicabili. Non è quindi possibile introdurre la figura del tutor, non essendo questa definita contrattualmente, gli eventuali anticipi nelle iscrizioni alla scuola dell’Infanzia non possono aver luogo in quanto mancano le nuove figure professionali previste dalla legge, la mobilità dei docenti resta annuale, perché così prevede il contratto vigente. Le imposizioni che qua e là cercano di forzare sono totalmente illegittime, compresi i corsi di formazione, più o meno a distanza relativi alla funzione tutoriale. Nelle questioni inapplicabili rientra a pieno titolo il cosiddetto “portfolio”: se non c’è il tutor che lo deve compilare neppure esiste il portaolio. Senza entrare nel merito degli istituti contrattuali, dobbiamo constatare che tutta questa parte della Riforma Moratti sta miseramente naufragando per la pressoché totale assenza di risorse economiche. Il piano d’intervento sulla scuola promesso tre anni fa: prima 19 mila miliardi di lire, poi 8 milioni di Euro costituiscono oggi solo una gran brutta figura per il Ministro dell’Istruzione e per lo stesso Presidente del Consiglio che ricordiamo ancora affiancare il Ministro alla televisione per farsi garante di una promessa non mantenuta. Senza il denaro qualsiasi intenzione di modificare il contratto è destinata a restare sulla carta, la stessa sorte toccherà anche a quanto scritto nella finanziaria relativamente al preteso aggiornamento di tutti gli insegnanti elementari in modo da trasformarli in docenti di lingua inglese. Anche il Ministro dell’economia è distratto:non ricorda che senza un contratto di lavoro non è possibile obbligare nessuno ad aggiornarsi, inoltre forse dovrebbe fare qualche semplice operazione aritmetica e calcolare se costa di più tenersi 14 mila insegnanti specialisti rispetto a specializzare i restanti 220 mila. Rino Di Meglio
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