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Redazione

Segreteria Nazionale

 

 

 GENNAIO 2007


NORME DI SOPRAVVIVENZA

PER EVITARE SOPRAFFAZIONI

A metà anno scolastico capita ancora che qualcuno sia impegnato su progetti e in gruppi di lavoro, definiti nei modi più vari, senza sapere se, quanto e quando sarà pagato. Chi ha le chiavi della cassaforte scolastica gioca sugli equivoci lessicali, pretende prestazioni lavorative in base a prassi consolidate più che al Contratto, confonde le menti, arriva a ricatti ed alle più diverse forme di mobbing per imporre i suoi piccoli poteri e la sua discrezionalità distributiva di misere ricompense economiche.

BASTA LAVORARE GRATIS o AL RIBASSO!

In un Istituto Comprensivo di Trieste, pur di realizzare tutti i bei progetti che creativamente avevano ideato, i docenti si erano espressi a grande maggioranza (56 voti favorevoli su 92 votanti) per ottenere di essere pagati € 12,00 lordi all’orainvece dei 15,91 € stabiliti nel Contratto nazionale); 11 docenti si erano astenuti e ben 25 avevano confermato i 7,00 € dell’anno precedente!

Ma non basta per capire il fatto: era stato il Consiglio d’Istituto neo-eletto che aveva voluto migliorare il trattamento economico finora elargito a quegli insegnanti. La componente dei genitori, infatti, si era espressa a loro difesa, sostenendo che non potevano accettare un pagamento orario così basso: una sensibilità e una valutazione del mercato del lavoro del tutto mancante ai diretti interessati.

Diagnosi del grave morbo: masochismo docente derivante da un’auto-stima inesistente.

Il Dirigente ha cercato comunque di cautelarsi: le attività aggiuntive in quell’Istituto vengono conferite con una designazione individuale per l’incarico assunto - apparentemente regolare -sottoscritta dal Dirigente e fatta sottoscrivere al docente interessato, quasi un contratto di lavoro. In quel documento, però, non esiste alcun riferimento all’impegno orario, sicché il compenso risulta a forfait, rendendo incongrui tutti i contorcimenti mentali precedenti. Il pagamento a forfait è tale, infatti, proprio perché prescinde da quello orario, e nella scuola normalmente è riferito ai due Collaboratori del Dirigente Scolastico ed alle Funzioni Strumentali, che implicano impegni difficilmente quantificabili. Ma per tutti gli altri le tabelle del Contratto nazionale dovrebbero essere Tavole della legge:

ore aggiuntive di insegnamento: € 28,41(Lit. 55.000)

ore aggiuntive non di insegnamento: € 15,91 (Lit. 30.000)

Ogni docente deve sapere che è un suo diritto esigere il pagamento ORARIO che gli spetta, indipendentemente da delibere dei Collegi Docenti o dei Consigli d’Istituto, da considerare assolutamente illegittime. Tranne i casi già menzionati (Collaboratori del D.S. e Funzioni Strumentali.), sia per le attività che si riferiscono a progetti sia per la partecipazione a Commissioni o a quant’altro la fantasia del Collegio Docenti abbia ideato, il pagamento è riferito all’impegno orario, come vuole il Contratto Nazionale.

Una volta che il singolo docente scopre di essere stato sottopagato, può esigere il pagamento dei crediti degli ultimi cinque anni, con una semplice richiesta scritta da presentare al Dirigente Scolastico. Se non bastasse, sarebbe inevitabile il ricorso al Giudice del Lavoro.

Commento finale: è proprio avvilente constatare che la nostra categoria è considerata e si considera di così poco valore.

Giuliana Bagliani

 

 

 

 

 

 

 

 

 
     

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