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VARIE
"Tu, insegnante del 2000..." - di Rosalba Sgroia
GENNAIO 2004
CRONACA
DI UN'ASSEMBLEA...."SUPREMA"
Carissimi
colleghi, ci sono giorni in cui una persona può sentirsi al settimo cielo!
Quel
giorno mi sentivo speciale...Non so. Intorno alla sagoma del mio corpo sembrava
risplendere un alone luminoso, quasi..."divino".
Avevo
un appuntamento. No, colleghi, non è come pensate voi! Avevo dato la mia
adesione per un'ora di permesso, all'assemblea del sindacato A.N.P (anche se
fuorilegge -sic!- visto che si svolgeva in orario di servizio).
Ebbene,
stavo per incontrarmi con le ALTE PROFESSIONALITA' "!
La
curiosità era forte, fortissima. La sala si riempiva man mano ed io scrutavo i
volti dei colleghi (sono ancora miei colleghi, o no?). Poi, l'inizio. Un
insegnante, di bella presenza, spigliato e sorridente. Sorridentissimo (Anche
lui! Ma cosa avrà da ridere ?).
Il
discorso verteva sul chiarimento della funzione del sindacato dei Presidi, e fin
qui....Del resto, anche i Presidi hanno diritto alla loro Associazione.
Via
via, il collega entrava nel merito delle Alte Professionalità...(il
virgolettato che segue è una libera sintesi del discorso).
"
Certamente vi chiederete chi sono le A.P., non è vero? Sono tutti quei
professionisti della scuola che dicono basta al lavoro sempre più oneroso senza
adeguata retribuzione." Poi va sul personale. " Ci chiedono sempre di
più e ci danno sempre di meno. Siamo contro il contratto voluto dai sindacati
confederali. Non vogliamo fare più volontariato, il lavoro nero! I dirigenti
hanno ottenuto il contratto separato. E noi, quando lo avremo?"
La
platea si stava scaldando e le teste oscillavano dall'alto in basso, in segno di
approvazione.
"Siamo
contro il meccanismo delle R.S.U. Perchè i sindacati hanno innescato questo
meccanismo?
Ora,
però, vi spiego perché noi docenti siamo in un sindacato di presidi: perchè
a loro servono quelli come noi, che sanno organizzare e far funzionare la
scuola. Hanno capito che non ce la fanno da soli. E allora noi, che siamo
vicari, collaboratori, vogliamo sentirci alla pari dei dirigenti, pur avendo
ruoli diversi......
Vogliamo
che non ci sia uno stacco improvviso tra i vertici e una base
"appiattita" . Chiediamo, allora, ai docenti un salto di qualità
senza considerare i Dirigenti come dei nemici! E non vi fate intimorire da chi
è contro di noi!"
A
questo punto, mi alzo e cerco con, molta calma, di precisare alcuni punti:
a)
Innanzitutto, specifico che alle trattative c'era anche la GILDA che NON ha
firmato.
b)
Che la separazione del contratto la stiamo chiedendo da sempre.
c)
Che anche noi vogliamo riqualificare la posizione docente, sia sul profilo
formativo che stipendiale e che non vogliamo regalare il nostro lavoro.
d)
Che .....(interruzione dall'aula)
"
Ma allora, viste le analogie, perché non vi unite?"
E
qui viene il bello. Allora ho continuato" .......abbiamo contestato il
sistema aziendale e e le sue logiche verticistiche che dividono i docenti in
categorie A, B, C...
e)
Che la Gilda vuole una scuola democratica, laica e salvaguardare l'autonomia
professionale dei docenti.
f)
Che gli insegnanti vogliono
occuparsi solo dell'insegnamento e
non per questo sono da considerarsi delle BASSE PROFESSIONALITA'
(eventualità da non escludere, purtroppo).
g)
Che vogliamo sia un insegnante a presiedere il Collegio Docenti e non il
Dirigente che ha altre funzioni ecc...
h)
Che da quando i dirigenti hanno avuto più potere è emerso il fenomeno del
mobbing anche nelle scuole............
Dopo
queste parole l'atmosfera era cambiata e la risposta alla domanda sollevata
dalla platea è diventata superflua, specie quando si è discusso sul
reclutamento dei collaboratori e sul conflitto di interessi che si verrebbe a
creare con R.S.U create ad hoc per i Capi d'Istituto. Bé, vi lascio immaginare.
Che
dire di più? Resta solo lo
sconcerto nel pensare che in altre scuole si stia recitando la stessa scena.
Un
caro saluto
Rosalba
Sgroia
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