Home     In primo piano     Rubriche      RSU       Archivio      

     

 

 

 

Home-page

In primo piano

Rubriche

  • Autodifesa

  • normativa

  • Eventi

  • Dibattiti

  • Quesitario

  • Precari

  • Le migliori

  • Bestiario

R.S.U.

Archivio di SAM-notizie

Links

Comunica con noi

Redazione

Segreteria Nazionale

 

 

MAGGIO 2004

Colpevole inerzia

I pensionati attendono ancora il nuovo contratto.

 

Com’è noto, il 24 luglio del 2003, è stato sottoscritto il nuovo contratto per il personale della scuola che riguarda anche tutti coloro che hanno lasciato il servizio nel periodo di vigenza contrattuale. Per questi colleghi è necessario rideterminare sia la pensione che l’indennità di buonuscita. Incredibile ma vero, stanno continuando a giungere, ai colleghi e all’INPDAP, decreti per il calcolo della buonuscita che non tengono conto dell’ultimo contratto e che quindi dovranno essere rifatti. Per quel che concerne le pensioni, dopo mesi di ritardo e di rimpalli tra INPDAP e Ministero dell’Istruzione, finalmente il Ministero si è deciso ad emanare una circolare perché gli aumenti contrattuali vengano riconosciuti e le pensioni aggiornate. La cosa più assurda, è avvenuta per coloro che sono andati in pensione dallo scorso primo settembre, infatti mentre nel mese di agosto si sono visti aggiornare lo stipendio ed hanno percepito gli arretrati, la buonuscita dev’essere invece rideterminata, in quanto a partire dall’ 1.01.2003 il contratto ha riconosciuto il 100% dell’indennità integrativa speciale invece del 60%. La ri-liquidazione della buonuscita comporta, per questi colleghi, una differenza di 7-8 mila Euro. (Art.:76 CCNL, comma 3 “A decorrere dal primo gennaio 2003, l’indennità integrativa speciale,nella misura attualmente spettante, cessa di essere corrisposta come singola voce retributiva ed è conglobata nella voce: Stipendio Tabellare)

Ci uniamo alla denuncia di www.sportellopensioni.it contro questo assurdo spreco di tempo e di denaro (la pazienza dei pensionati è gratis), tutte le pratiche dovranno infatti essere elaborate una seconda volta dai C.S.A. (ex Provveditorati), dall’INPDAP ed infine dalle banche. Al termine, il costo di tale inefficienza graverà, ancora una volta, sulla collettività.

Siamo certi che anche questa volta nessuno risponderà della situazione e che nessun colpevole rifonderà il danno.  

Rino Di Meglio

 

 

 

 

 

 

 

 

 
     

Home      In primo piano     Rubriche      RSU       Archivio