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Redazione
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Nazionale
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MAGGIO 2006
Congedo per malattia del
figlio e visita fiscale
Una domanda che i colleghi ci rivolgono
frequentemente è se in caso di congedo per malattia del figlio,
l’amministrazione scolastica possa disporre la visita fiscale.
L’INPDAP con circolare 24 del 29 maggio 2000, aveva già chiarito che il
genitore assente per assistere il figlio malato non sia tenuto ad essere
reperibile nelle fasce orarie (10 -12 e 17 -19), che riguardano
esclusivamente il controllo della malattia del lavoratore.
Tale interpretazione è stata avallata in via ufficiale dal Dipartimento
della Funzione Pubblica che, con circolare n. 14 del 16 marzo 2000, ha
confermato pienamente il citato indirizzo.
Il successivo D.L.vo 151/2001-T.U. delle disposizioni legislative in materia
di tutela della maternità e paternità a norma dell’art. 47, comma 5, ha
espressamente previsto che “Ai congedi di cui al presente articolo (malattia
del bambino) non si applicano le disposizioni sul controllo della malattia
del lavoratore, il bambino/a ammalato non può essere sottoposto a visita
fiscale né il genitore che lo accudisce deve rispettare le fasce orarie di
reperibilità. ”
Pertanto è vietato dalla norma procedere a visita fiscale nei confronti del
bambino qualora il genitore si assenti per malattia dello stesso.
Vi è un’ulteriore nota ministeriale, la n. 3466 del 26.10.1982, la quale
precisa che l’amministrazione non ha né l’obbligo né la facoltà di disporre
la visita di controllo medico-fiscale, godendo gli interessati di un vero e
proprio diritto riconosciuto dalla Legge, naturalmente nella piena
responsabilità della lavoratrice madre/del lavoratore padre e del medico che
rilascia la certificazione sanitaria. In caso di parto gemellare o plurimo,
i congedi per malattia del bambino si riferiscono a ciascun bambino di età
non superiore ai tre anni. Qualora l’evento morboso insorga durante il
periodo della facoltativa (periodo di congedo parentale), questa viene
sospesa in quanto essa non fa venir meno il diritto alle altre forme di
congedo o assenze previste dl contratto.
E' importante sottolineare che i genitori possono usufruire di questo tipo
di congedo solo alternativamente; non è ammessa, infatti, in nessun caso la
fruizione contemporanea per lo stesso figlio.
Il genitore che si astiene dal lavoro dovrà rilasciare una dichiarazione
attestante che l'altro genitore non sia in astensione dal lavoro negli
stessi giorni per il medesimo motivo.
II ricovero ospedaliero del figlio interrompe, a richiesta del genitore, il
decorso delle ferie di cui sia eventualmente in fruizione il genitore
stesso. Il congedo per malattia del figlio spetta al genitore richiedente
anche se l'altro genitore non ne ha il diritto.
La norma generale sostiene che nel caso di malattia del bambino/a i genitori
hanno diritto ad assentarsi alternativamente:
fino a 3 anni senza limiti temporali;
dai 3 agli 8 anni: 5 giorni lavorativi l'anno per ciascun genitore per
ogni bambino/a.
Pertanto la malattia del bambino/a, documentata con apposito certificato
medico rilasciato da specialista del SSN o da medico convenzionato (non più
da un medico di fiducia del genitore, come in precedenza), se intervenuta
nei primi 3 anni di vita, consente ai genitori, ovviamente in alternativa,
di astenersi dal lavoro senza alcun limite.
Per le malattie che si verifìchino dal 3° all'8° anno, ai genitori, sempre
alternativamente, è permesso di astenersi dal lavoro nel limite di 5 giorni
lavorativi l'anno per ciascun genitore e per ogni figlio.
Michela Gallina
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